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IL GIRO DEL MONDO IN 7 POLPETTE

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AL SUGO, FRITTE, A FORNO E ANCHE GRIGLIATE: LE POLPETTE METTONO A TACERE TUTTE LE BOCCHE. CON BRACIAMIANCORA IL GIRO DEL MONDO IN 7 POLPETTE

Tornare a casa affamati, guardare dentro la pentola sui fornelli e scoprire che la nonna ha esaudito il nostro desiderio per il pranzo: le polpette, come solo lei le sa fare. Anche da adulti il profumo e il sapore delle polpette ci fanno compiere un viaggio all’indietro nella memoria. Piatto semplice ma gustosissimo che mette d’accordo tutti gli italiani e non solo. Paese che vai, polpette che trovi. Con Braciamiancora scopriamo come le nonne del mondo preparano questo delizioso piatto.

IL GIRO DEL MONDO IN 7 POLPETTE
IL GIRO DEL MONDO IN 7 POLPETTE

IL GIRO DEL MONDO IN 7 POLPETTE, IN MOLDAVIA: CHIFTELE

Un ingrediente le rende molto familiari a noi italiani: il sugo. Sono polpette originariamente a base di carne di maiale tritata, ma oggi si aggiunge anche quella bovina. Vengono rosolate e poi cucinate a fuoco lento nel sugo preparato con aromi freschi e concentrato di pomodoro allungato con acqua. A rendere particolare questo piatto sono due ingredienti assenti nella nostra ricetta: le radici di prezzemolo aggiunte durante la preparazione del sugo e la salsa d’aglio moldava “mujdei” a fine cottura. Un sapore forte per un piatto consistente. Le nonne moldave spesso lo preparano nel forno a legna, all’interno dei tegami in terracotta.

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IL GIRO DEL MONDO IN 7 POLPETTE – chiftele

IL GIRO DEL MONDO IN 7 POLPETTE, IN OLANDA: BITTERBALLEN

“Mercoledì, giorno di polpette”: il detto olandese non lascia dubbi, anche nei Paesi Bassi la tradizione in cucina va rispettata. La ricetta di questo piatto è super-classica: manzo, vitello, maiale, pane, uova, cipolle e un misto di spezie tra cui l’immancabile noce moscata. Le Bitterballen si servono come spuntino, accompagnate da formaggio Gouda e una buona birra sono un ottimo aperitivo. Il nome si riferisce proprio all’abitudine di mangiarle accompagnandole con i bitter, super alcolici come il Jenever. Per renderle più morbide e donargli scioglievolezza si fa marinare la carne per una notte intera nella salsa.

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IL GIRO DEL MONDO IN 7 POLPETTE – bitterballen

IL GIRO DEL MONDO IN 7 POLPETTE, IN SVEZIA: KOTTBULLAR

A farle conoscere anche a noi italiani è stata Ikea. Nessun timore, non c’è legno all’interno ma carne macinata come nella più tradizionale delle ricette. Per la preparazione delle Kottbullar svedesi sono utilizzati tre tipi di carne: vitello, manzo e maiale. La carne finemente macinata va impastata con mollica di pane inumidita nel latte e nella panna. Non devono mancare spezie ed erbe come prezzemolo, noce moscata, pepe giamaicano e pimento. La tradizione gastronomica svedese vuole che vengano servite con patate, sugo di carne e mirtilli rossi. Un contorno che la nonna italiana forse non approverebbe.

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IL GIRO DEL MONDO IN 7 POLPETTE – kottbullar

IL GIRO DEL MONDO IN 7 POLPETTE, IN SPAGNA: ALBONDIGAS

Fanno parte della grande famiglia delle tapas. Preparate con carne di manzo con l’aggiunta di spezie e servite con una salsa di pomodoro nella quale inzuppare il pan. Anche in Spagna la scarpetta a tavola va di moda. Le Albondigas sono originarie della Spagna ma sono diventate molto popolari anche in tutto il Sud America. Il nome deriva dall’arabo e infatti sono stati i Mori a dare origine a questa ricetta e a vendere le polpette nelle strade spagnole: lo street food esisteva già nel XVI secolo.

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IL GIRO DEL MONDO IN 7 POLPETTE – albondigas

IL GIRO DEL MONDO IN 7 POLPETTE, IN TURCHIA: KOFTE

La nonna italiana non le riconoscerebbe come polpette. Non hanno la tradizionale forma rotonda, ma si presentano allungate. Le Kofte, però, sono l’equivalente turco delle nostre polpette. Servite su uno spiedo, di solito vengono preparate con carne macinata di agnello o anche con l’aggiunta di manzo. Il gusto è ricco e corposo anche per la presenza consistente delle spezie e della menta. La Turchia è il Paese delle polpette e infatti ne esistono diverse tipologie:  le shish, carne allungata, avvolta intorno a uno spiedino, grigliata e poi speziata con menta e prezzemolo; le tire, spiedini di carne macinata servita con una salsa al burro e pomodoro; le croccanti akcaabat dalla caratteristica forma a disco; le inegol, la versione senza speziature, fatta solo di vitello, agnello, sale, bicarbonato di sodio e cipolla.

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IL GIRO DEL MONDO IN 7 POLPETTE – kofte

IL GIRO DEL MONDO IN 7 POLPETTE, IN IRLANDA: MEATBALLS

Spaghetti with meatballs”. Uno dei piatti più apprezzati nelle verdeggiante Irlanda. Le polpette irlandesi vengono tradizionalmente servite con la pasta e questo potrebbe non sorprenderci. Una sorpresa, però sarebbe il sapore molto forte della versione irlandese: la carne utilizzata solitamente è quella di agnello o di pecora. Il gusto forte è dato anche dalla presenza delle spezie e dalla nota piccante.

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IL GIRO DEL MONDO IN 7 POLPETTE – meatballs

IL GIRO DEL MONDO IN 7 POLPETTE, IN GIAPPONE: TAKOYAKI

Anche in Oriente non mancano le polpette. A fare la differenza, però, è l’ingrediente principale: niente carne, i Takoyaki sono polpette di polpo tipiche della cucina di Osaka. La cottura renderà interessati anche noi italiani: questo piatto, infatti, viene preparato sulla griglia. Insieme al pesce vanno impastati ingredienti a piacere come il porro, zenzero, formaggio. Quando sono cotti diventano come una palla dal colore dorato- bruno, e si mangiano con una salsa dal sapore dolciastro e aonori (polvere di alga). Anche in questo caso sono polpette take away: vengono consumate come spuntino per le strade della città.

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IL GIRO DEL MONDO IN 7 POLPETTE – takoyaki

IL GIRO DEL MONDO IN 7 POLPETTE, IN ITALIA POLPETTE SULLA GRIGLIA

Siamo certi di non fare un torto alla nonna se decidiamo di spegnere i fornelli e accendere la brace per una versione di questa prelibatezza che renderà ancora più felici i griller. L’ingrediente basilare è sempre la carne macinata: pollo, agnello e maiale. Meglio abbondare. L’impasto va insaporito con sale, pepe, un pizzico di peperoncino e aglio macinato. Spennellarle con un po’ di olio, infilarle su grossi stecchini alternandole con foglie di alloro e il gioco è fatto: sulla griglia molto calda per almeno cinque minuti. Per ottenere delle polpette più morbide il segreto c’è: aggiungere all’impasto una patata lessata schiacciata. Anche i più affezionati alla ricetta tradizionale apprezzeranno la variante barbecue.

di Ivana Figuccio 24/08/2015

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