M-EAT MACELLERIA&CUCINA A BRESCIA

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    m-eat brescia
    Wagyu australiano

    M-EAT MACELLERIA E CUCINA È UNA REALTÀ GIOVANE E MODERNA CHE SI TROVA A BRESCIA MA HA UN’ANIMA UN PO’ TOSCANA E UN PO’ AUSTRALIANA

    Di risto-macellerie, macellerie-griglieria e di bisteccherie-macelleria se ne vedono ormai parecchie in giro. Noi ve ne abbiamo raccontate alcune di quelle che abbiamo provato e che ci hanno soddisfatto. Ma mettere una griglia o un barbecue sul retro di una macelleria non fa di questa un ristorante, per quanto possano essere buone le bistecche grigliate al momento.

    Una novità, quella delle risto-macellerie che è già una solida realtà all’estero: soprattutto in quei Paesi a più forte trazione carnivora. Come l’Australia, ad esempio, dove è nata l’idea di M-eat, ristorante macelleria di Brescia.

    da sx Andrea Diurno, Irene Paolini e lo chef Paolo Bertolotti

    M-EAT RISTORANTE

    I boss del ristorante-macelleria M-eat sono due, marito e moglie. A curare la parte ristorazione ci pensa Irene Paolini, 30 anni e pisana. Lui, invece è Andrea Diurno, 32 anni e macellaio da quando ne aveva 14. Il loro amore però nasce lontano, tra canguri e allevamenti bovini: entrambi erano emigrati in Australia per cercare lavoro, esperienze e una diversa formazione carnivora.

    Dall’oceania hanno deciso di rientrare in Italia, aprendo il ristorante-macelleria M-eat di Brescia. Forti della comune passione per la carne buona e cucinata a dovere, hanno dato vita a qualcosa che è più di una macelleria con griglia. Qui, infatti, abbiamo trovato un paio di particolari che ci hanno fatto capire le grandi potenzialità del M-eat e dei suoi due ideatori.

    Prima fra tutte la presenza di uno chef. Non è scontato, tantissimi sono i macellai che, per passione o esperienza, si mettono anche a grigliare: non c’è niente di male ma, per il cliente, è sempre importante avere delle figure professionali riconoscibili. Esperto di cottura reverse e a basse temperature, Paolo Bertolotti è un grill-chef professionista. Ci ha convinti con una risposta: gli abbiamo chiesto quando toglie la bistecca dalla griglia per la cottura perfetta e lui ci ha risposto “quando me lo dice il termometro“.

    m-eat ristorante brescia
    Una lavagnetta c’è ma è per il fuori menù

    M-EAT RISTORANTE IL MENÙ

    Un ristorante non è tale senza un menù e questo è il secondo particolare che salta all’occhio. Non è una lavagnetta con scritti i tagli e il prezzo all’etto. Non è un foglio attaccato alla vetrina né una tovaglietta di carta con scritti piatti e prezzi: è un menù. Certo, non ha la vasta scelta di quello di un ristorante tradizionale ma è completo di tutto.

    Si inizia dai ‘Nudi & Crudi’ con un’ampia scelta di tartare, carpacci, salumi e il Pit-Meat: magatello affumicato low&slow con una maionese all’aglio che ci sta proprio bene. Peccato per un unico particolare che, però non compromette in nessun modo tutto il resto: la lasagnetta veggie con besciamella vegana è un po’ un pugno allo stomaco ma il ristorante-macelleria M-eat recupera in fretta.

    L’offerta di bistecche è interessante e varia dalla classica Scottona piemontese alla Chianina, Sashi, Angus e Rubia Gallega. Poi si fa una distinzione netta (anche nel prezzo) tra costate e ‘fiorentine’: ok, non esistono fiorentine di Sashi e qualche purista preferirebbe parlare di costate con o senza filetto ma sono ‘imprecisioni’ che possiamo perdonare. Seguono altre proposte allettanti come le tortillas con bollito o la carne salada di cui si occupa personalmente Andrea.

    M-eat ristorante
    Un piccolo estratto del menù delle birre

    M-EAT RISTORANTE BIRRE

    In ogni particolare del ristorante-macelleria M-eat di Brescia, si vede la voglia di fare e di crescere di Irene e Andrea. Un ambiente giovane, fresco e alla mano condito di diverse professionalità che si completano, andando a formare un connubio dalle enormi potenzialità. La carne qui è una doverosa protagonista ma, come in ogni grande film, sono i ruoli minori a fare la differenza. 

    Quello che più ci ha attratto, lo confessiamo, non è stata solo l’offerta carnivora. Diciamolo: siamo in una macelleria seria, la carne buona la diamo per scontata. Ciò che invece non è scontato trovare in una qualsiasi griglio-macelleria è la carta di vini e, soprattutto, di birre.

    La selezione di beverage è di tutto rispetto: ben 19 etichette diverse di rossi, più bianchi e bollicine. Ma più di tutto brillano le tre pagine di menù interamente dedicate a dieci birre diverse, con relativa provenienza, descrizione e accostamento migliore con i piatti preparati dallo chef. Bravi, l’applausometro è in tilt. 

    M-eat macelleria brescia
    La sala della Macelleria&cucina

    Di Giulio Gezzi 30 agosto 2019

    M-EAT MACELLERIA&CUCINA A BRESCIA
    Viale Piave 223
    25123 Brescia Italia
    Telefono: 030 345 4860