HomeRubricheNewsTARTARE D'AUTORE PER RACCONTARE LA CARNE IN UN ALTRO MODO (SOPRATUTTO D'ESTATE)

TARTARE D’AUTORE PER RACCONTARE LA CARNE IN UN ALTRO MODO (SOPRATUTTO D’ESTATE)

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SIAMO A PRATO E LA TRATTORIA CIRIBE NEL CUORE DELLA TOSCANA E QUESTO RISTORANTE HA DECISO DI VARIARE LA SUA OFFERTA CARNIVORA PER DIFFERENZIARSI DALLA CONCORRENZA: E ALLORA ECCO CRUDI E TARTARE DI OGNI GENERE. 

Tartare di manzo con carpaccio di melone retato  (bene, ma sempre sul pianeta manzo siamo). Tartare di cervo con gocce di riduzione di mirto, menta e mirtilli (e qui il livello diventa interessante). Panzerotto di battuta di manzo con cuore di tuorlo d’uovo, senape antica in grani, marmellata di peperoni e crema di pecorino semistagionato (il livello si alza ancora di più). Tartare di capriolo con purea di lamponi (livello Pro). Tartare di anatra con pesche e crema di pesche (livello Pro 99). Tartare di pecora con fichi, noci e gocce di Blu di Bucca, un formaggio che lascia il segno (applausi)

No, non siamo a Milano, né a Parigi e nemmeno in qualche rifugio delle Dolomiti. Siamo a Prato, in Toscana. Terra dove la carne si cuoce. Dove la brace è rito, dove le bistecche si ordinano al sangue e devono essere almeno spesse 4 dit, e le tartare si limitano, quando va bene, a un po’ di carne tritata con olio e sale.

tartare di cervo

E invece qui, nella trattoria Ciribè, succede qualcosa di inaspettato: la carne si spoglia del fuoco e si veste di creatività. Non una provocazione, ma una scelta precisa, quasi strategica. Certo, in questo ristorante le bistecche rimangono, buone, selezionate, ma vengono affiancate da altro.

tartare di manzo

Trattoria Ciribe : quando tutti fanno bistecche, tu devi fare altro

Negli ultimi anni Prato è diventata terra di conquista: anche le trattorie più semplici propongono carne alla brace, troppi i ristoranti che si contendono a suon di fiorentine, entrecôte e tagliate la medaglia di miglior fuoco della città. Un’offerta carnivora che ha iniziato a saturare il mercato, a rendere tutto simile, ripetitivo, prevedibile.

E allora la trattoria Ciribè ha scelto la via opposta. Invece di inseguire la concorrenza, ha deciso di distinguersi. Di maturare. Di alzare l’asticella. Non solo carne, ma carne pensata, lavorata, abbinata, presentata in modo sorprendente. Una proposta più adulta, per un pubblico curioso e attento. In fondo le tartare sono delle ricette e esplorare questo settore è quello che ogni ristorante carnivoro dovrebbe fare.

Il crudo qui diventa linguaggio identitario, non è un’aggiunta al menù, ma una dichiarazione d’intenti. Una risposta elegante al rumore delle griglie che riempiono la città. E anche un modo per raccontare la carne in modo nuovo: non più solo potenza, ma finezza. Non solo calore, ma equilibrio.

Noi queste tartare le abbiamo assaggiate. E non parliamo di esperimenti buttati lì per stupire il cliente con l’effetto “wow” e poi lasciarlo deluso al primo boccone. Qui le combinazioni funzionano davvero: il dolce del melone retato che sposa la carne di manzo senza coprirla, il cervo che trova una spalla aromatica perfetta in mirto, menta e mirtilli, fino al panzerotto di battuta di manzo che racchiude tuorlo, senape in grani e marmellata di peperoni. Equilibrio, gusto e credibilità: ogni assaggio racconta un’idea chiara e un’esecuzione precisa.

Antonio e Michele i proprietari trattoria Ciribe’ 

TRATTORIA CIRIBE’ E IL CORAGGIO DI ESSERE DIVERSI 

Ecco perché quando ci si imbatte in un ristorante che questo lavoro lo fa — e lo fa bene — l’esperienza cambia radicalmente. Le tartare del Ciribè non cercano di stupire per eccesso, ma per precisione: ogni elemento ha un senso, ogni sapore è calibrato per accompagnare e non schiacciare la carne. È un livello di consapevolezza che purtroppo, nel nostro Paese, è ancora l’eccezione e non la regola.

Il risultato? Un menù che non somiglia a nessun altro. Un ristorante che ha avuto il coraggio di uscire dal coro e scrivere la propria narrazione carnivora. E che ci ricorda, ancora una volta, che la vera innovazione sta tutta lì: avere il coraggio di essere diversi.

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