HomeRubricheNewsCHE MALE ABBIAMO FATTO PER MERITARCI I VINI DEALCOLATI?

CHE MALE ABBIAMO FATTO PER MERITARCI I VINI DEALCOLATI?

PUBBLICATO IL

spot_img

CHE FUFFA I VINI DEALCOLATI, LI HO ASSAGGIATI E SOMIGLIANO TANTO A DEI SUCCHI DI FRUTTA O POCO PIU’, DIAMOLI AI CINESI!

È vero, se esistono i vini aromatizzati perché non possono esistere quelli dealcolati? Basta un aggettivo a lasciare intendere che non si parla esattamente di vino e il gioco è fatto: un nuovo prodotto è sul mercato. Nel caso dei vini aromatizzati bevande dolci e alcoliche con aromi aggiunti, nel caso dei vini dealcolati bevande senza corpo che somigliano tanto a succhi di frutta e bibite in lattina.

È vero, non ha senso proibire, non ha senso inibire la capacità produttiva di un vignaiolo, non ha senso assoggettare indiscriminatamente la resa di una vigna a un disciplinare e soprattutto non ha senso lasciare in cantina migliaia di ettolitri invenduti e già imbottigliati.

È vero, non ha senso a maggior ragione se esistono mercati in grado di assorbire queste eccedenze o meglio se esistono aziende italiane in grado di trasformare le eccedenze in prodotti che piacciono a questi nuovi mercati. Se nel sud-est asiatico, ad esempio, amano le bevande dealcolate personalmente non ho nulla in contrario, anzi penso sia giusto e auspicabile che le bevano, così i nostri viticoltori trasformano le loro giacenze in profitti.

È vero, piuttosto che espiantare vigneti a capocchia lungo la penisola per produrre solo etichette prestigiose, scimmiottando i cugini d’Oltralpe, togliamo al moscato bianco quel poco alcol che ha (5% circa). Imbottigliamolo, imballiamolo e spediamolo in Cina. Con tutto il rispetto per il moscato bianco, per carità, noto per bollicine senza troppe pretese e un po’ meno noto per produzioni che invece sono eccellenti.

Detto questo, però, è vero anche un altro aspetto, che il vino per come lo conosciamo noi segue un processo produttivo ben preciso: l’uva viene trasformata in mosto, con o senza vinacce, e questo mosto poi con l’aggiunta di lieviti fermenta trasformando lo zucchero in alcol e dalla fermentazione nascono aromi primari e secondari e altri ancora si sviluppano in una fase successiva, ad esempio, con la sosta in legno, che può essere più o meno lunga.

Ecco questo è il vino, la bevanda alcolica che amo bere – con i suoi colori, i suoi profumi, la sua struttura, la sua tipicità, la sua eleganza, la sua armonia – la bevanda che posso abbinare, in virtù delle sue caratteristiche olfattive e gusto-olfattive, con questo o quel piatto, più o meno strutturato che sia. Tutto il resto, per quanto logico e legalmente ineccepibile, è fuffa, sa tanto di lemon soda o coca cola e, quindi, questa fuffa dealcolata diamola pure ai cinesi. Contenti loro contenti tutti.

di Gianluca Bianchini 19/01/2025

Gli ultimi Articoli

ECCO IL COCHINILLO IL MAILINO COSI’ TENERO CHE SI TAGLIA CON UN PIATTO

IL COCHINILLO E’ UNO DEI PIATTI SIMBOLO DELLA SPAGNA SIN DAI TEMPI DEGLI ANTICHI...

NEW YORK STRIP STEAK, LA BISTECCA AMERICANA CHE VALE LA PENA CONOSCERE

PORTA IL NOME DELLA CITTA' DOVE E' NATA TENERA E MEREZZATA SI RICAVA SOLO...

PECORA ALLA RIZZOLA TUTTA LA BONTA’ DELLA PUGLIA IN UNA PIGNATA

HA CARNI TENERE E SUCCOSE CONSERVA GLI AROMI TIPICI DELL'ALTA MURGIA ED E' COTTA...

IL PANNICOLO: ECCO PERCHÉ È UN TAGLIO DA RIVALUTARE

ABBIAMO SCOPERTO PERCHÉ IL PANNICOLO, UN TAGLIO CONSIDERATO ERRONEAMENTE POVERO, È CHIAMATO ANCHE "BISTECCA...

SCOPRI ALTRI ARTICOLI SIMILI

ECCO IL COCHINILLO IL MAILINO COSI’ TENERO CHE SI TAGLIA CON UN PIATTO

IL COCHINILLO E’ UNO DEI PIATTI SIMBOLO DELLA SPAGNA SIN DAI TEMPI DEGLI ANTICHI...

NEW YORK STRIP STEAK, LA BISTECCA AMERICANA CHE VALE LA PENA CONOSCERE

PORTA IL NOME DELLA CITTA' DOVE E' NATA TENERA E MEREZZATA SI RICAVA SOLO...

PECORA ALLA RIZZOLA TUTTA LA BONTA’ DELLA PUGLIA IN UNA PIGNATA

HA CARNI TENERE E SUCCOSE CONSERVA GLI AROMI TIPICI DELL'ALTA MURGIA ED E' COTTA...