DOPO AVER TRASCORSO UNA SETTIMANA IN QUESTA GIOVANE REPUBBLICA BALTICA VI ELENCHIAMO DIECI MOTIVI PER VISITARE LA LETTONIA UN PAESE DOVE SI MANGIA CARNE E PESCE A VOLONTA’
La Lettonia è terra orgogliosa, fiera dei suoi sapori e delle sue tradizioni. Un paese dove da Maggio fino ad Agosto la luce tipica del nord Europa ti ubriaca e ammalia. Una terra silenziosa ma mai noiosa, un popolo diligente ed educato che ha voglia di abbracciare l’Europa dopo secoli di dominio sovietico. Un vicino ingombrante che metteva il becco su tutto, compresi i libri di ricette. Dal 1991, anno in cui è diventata Repubblica Indipendente, le Lettonia ha imparato a camminare da sola e ha trovato la sua strada per una indipendenza economica (è in vigore l’euro dal 2014), culturale, politica e gastronomica fino ad essere proclamata Regione della Gastronomia per il 2017. E allora ecco dieci motivi (gastronomici e non) per organizzare un viaggio in Lettonia.
1 CARNE (E PESCE) A VOLONTA’
Rassicuriamo tutti i lettori: in Lettonia la moda vegana stenta a decollare e gli amanti della carne hanno vita facile e ricca di soddisfazioni. In qualunque ristorante entriate troverete la parola “grill” e “Steak House”. Il Mar Baltico fornisce un ottimo pesce che trovate abbondante nei mercati e nei menù. Un ottimo inizio.
L’agnello, il pollo e il maiale sono di produzione locale e hanno costi contenuti. Non decolla invece l’allevamento del manzo per il quale ci si fornisce nel mercato danese, tedesco o polacco. Una cosa che abbiamo apprezzato è che le materie prime non vengono eccessivamente inquinate da salse e salsette varie come invece capita spesso all’estero.
2 CAPITALE EUROPEA DELLA RISTORAZIONE
Riga e la regione del Gauja nel 2017 divideranno con la Lombardia il ruolo di Regione della Gastronomia Europea per il 2017. Un riconoscimento importante che ha spinto la generazione di giovani chef lettoni a investire sulle materie prime che le foreste di queste latitudini regalano con generosità. Fuori dai circuiti turistici i ristoranti propongono piatti elaborati col gli ingredienti e le materie prime di questa terra. La filosofia del km zero è arrivata anche qui e sembra starci comoda tanto da voler rimanere ancora per molto. Bene così.
Addormentati da secoli di dominazione sovietica – tempi poco felici, anni durante i quali la fantasia e la libertà non poteva entrare nemmeno in cucina – la cucina baltica ha prima preso spunto dalle altre culture (sopratutto scandinava) per poi iniziare a guardare dentro il proprio frigorifero naturale. Da qui l’utilizzo spinto di rabarbaro, betulla, frutti e bacche di bosco. Oltre al consumo di pescato, pollo, maiale e l’agnello.
3 UN GIORNO CON MARIS ASTIC E IL SUO STAFF
Oggi uno degli chef più promettenti della cucina lettone è Maris Astics, non ancora trentenne (nella foto è quello con la zucca in spalla), innamorato del suo paese e che propone una cucina gourmet sfruttando al massimo le potenzialità dei prodotti locali. Una sfida non facile considerando che poi, ingredienti alla mano, in Lettonia non hanno i colori e i profumi a cui siamo abituati. Proprio per questo hanno imparato la preziosa tecnica dell’affumicatura con la quale spesso impreziosiscono i loro piatti.
Abbiamo avuto il piacere di trascorrere con questo promettente chef una giornata nella sua scuola di cucina scoprendo che anche in questo lontano paese del Nord Europa è scoppiata la moda dei cooking show e dei cooking class. Il che non è di certo un male se a fine lezione puoi dire di aver preparato un white fish affumicato al legno di ontano con uova di quaglia e una riduzione di rabarbaro. (Per info http://www.rsskola.lv)
4 RISTORANTE AQUA LUNA
Poco distante dal centro storico di Riga si trova questo ristorante che affaccia sul fiume Daugava. Una location affascinante che con il bel tempo offre tramonti di indiscutibile bellezza. E’ uno dei ristoranti più rinomati della capitale, meta preferita dai giovani che vogliono trascorrere una serata in cerca di soddisfazioni gastronomiche.
Due volte l’anno, a Maggio e a Ottobre, i ristoranti migliori di Riga aderiscono alla Riga Restaurant Week, una settimana in cui propongono menù con tre portate dai 15 ai 20 euro. Un modo per rendere accessibili davvero a tutti i ristoranti gourmet dove generalmente la spesa, vini esclusi, si aggira intorno ai 50 euro a testa. Ottima iniziativa, a quando in Italia?
Se andate a Riga una cena in questo ristorante merita, è aperto tutto l’anno ma è nei mesi primaverili ed estivi che avrete anche la possibilità di godere di un affascinante panorama e, se il meteo lo permette, cenare sotto il cielo luminoso. (Info http://www.aqualuna.lv)
5 ASSAGGIARE LE ERBE DELLA FORESTA CON DZINTARS KRISTOVSKIS
Eccoci entrare nel regno del cibo selvatico: felci, germogli, bacche e tutto quello che dal bosco può finire nel piatto. Merito di Dzintars Kristovskis chef dall’aspetto burbero e dal carattere tutto nordico. Apparenze che contrastano con la cura e la grazia con la quale elabora i suoi piatti. Nel suo locale, in un quartiere di Riga lontano dai flussi turistici consueti, il concetto di utilizzo dei prodotti locali viene spinto al massimo.
Lo ammettiamo: quando a tavola c’è arrivato del manzo affumicato guarnito da foglie di felce non avevamo idea che questo abbinamento trovasse un equilibrio e una sua logica. “Non abbiamo il vostro basilico, non abbiamo il vostro prezzemolo e non abbiamo il vostro sole: sembrava che avessi solo due strade o la depressione o impostare una cucina internazionale. Ho scelto una terza via, sono andato nel bosco ad assaggiare tutto quello che trovavo. Le cose migliori le ho introdotte nel mio menù“, ci ha spiegato lo chef. Chapeau. Info www.valmiermuiza.lv
6 PRANZO MEDIOEVALE A CESIS
A circa un’ora di auto da Riga si trova Cesis, graziosa cittadina medioevale circondata dal verde (siamo all’interno del parco nazionale del Fiume Gauja) con epicentro il suo castello medioevale (ma c’è anche un parco avventura per i più piccoli www.tarzans.lv ). L’Ente del Turismo Lettone, attivo oramai da più di vent’anni, ha costruito intorno al castello tutta una serie di attività e iniziative molto simpatiche e interessanti. Tra queste il pranzo e la cena medioevale che vengono organizzate o sotto un tendone proprio di fronte al castello o in caso di maltempo nei locali interni del castello tra mura spesse molti metri.
Tavole di legno, niente posate (nel medioevo non si usavamo ma potete sempre chiederle), birra, pollo, fagioli, frittate e frutta secca. Se volete capire come si mangiava da queste parti nel medio evo prenotate con largo anticipo. E’ un format tipicamente turistico, con tanto di camerieri in costume d’epoca, ma non è pesante o noioso. Un modo diverso per trascorrere l’ora di pranzo.
Info http://www.tourism.cesis.lv/lv/sakumlapa/
7 ASSAGGIARE LA PASTA CON IL POLLO DELL’APE CAR PIU’ FAMOSA DEL BALTICO
Rimaniamo a Cesis e cerchiamo di intercettare un ronzio a noi familiare. L’Ape Piaggio, con il suo inconfondibile incedere e il suo tipico rumore, da queste parti è qualcosa di sconosciuto. Se solca le strade di Cesis è merito di Nicola Maddalena, italiano originario di Follonica, che da circa due anni vive qui e dopo un periodo di ambientamento ha deciso di mettersi in proprio e allestire la sua Food Ape. La specialità della casa è la pasta con il pollo ( una sorta di amatriciana dove al posto del guanciale c’è il pollo). Pragmatico il nostro Nicola: “i lettoni apprezzano la mia pasta, che preparo in casa tra una pausa e l’altra, ma mi hanno espressamente chiesto di metterci il pollo, siccome pecunia non olet mi sono adeguato“. A bordo di una Ape Piaggio abbiamo conquistato anche la Lettonia. Avanti così.
8 INNAFFIARE ANIMA E CORPO CON LA BIRRA AFFUMICATA DEL BIRRIFICIO VALMIERMUIZA
La Lettonia ha un primato: produce il vino più nordico del pianeta. Ma, detto questo, non ci sentiamo proprio di suggerirvi di stappare una bottiglia di vino Lettone perchè non ha nulla a che vedere con il nostro concetto di vino. Non è una questione di presunzione o di spocchia ma semplicemente una questione geografica e di irradiazione solare. Siamo troppo al nord per ottenere vino degno di nota. Meglio invece concentrarsi sulla vasta produzione di birra artigianale, su questo campo i mastri birrai lettoni non hanno nulla da farsi insegnare. Eccoci allora varcare le soglie del Valmiermuiza uno dei birrifici più famosi del baltico. Anche qui siamo a circa un’ora di auto da Riga (i lettoni ripetono in continuazione che in Lettonia tutto è vicino).
Birra non filtrata e non pastorizzata. Il mantra per bere una birra dal carattere e dal gusto originale ci sono e in questo birrificio – che come tutti i birrifici del mondo ha imparato a fare del buon marketing intorno a se stesso – l’offerta soddisfa tutti: Il target femminile con delle bionde non aggressive fino al consumatore più sofisticato in cerca di Stout robuste. Stando nella terra delle affumicature non poteva mancare una birra affumicata, un prodotto sconosciuto per noi italiani. Consigliato l’assaggio.
Info http://www.valmiermuiza.lv/en/news
9 SCOPRIRE I COPS I CIOCCOLATINI PIU’ FAMOSI DELLA LETTONIA
Girovagando per la Lettonia vi capiterà senz’altro di trovare in vendita un po’ dappertutto questi cioccolatini. Sono fatti tutti a mano in un piccolo laboratorio alla periferia di Riga. Una produzione 100% artigianale lontana anni luce dal concetto di produzione industriale a cui siamo abituati. In poco meno di 30 metri quadrati questa piccola azienda (appena cinque dipendenti) produce i cioccolatini più famosi del Baltico. Mai nessuno penserebbe che queste prelibatezze sono figlie della crisi. La titolare. un elegante signora mamma di quattro figli, nel 2008 perse il lavoro e per sbarcare il lunario iniziò a produrre cioccolatini per gli amici. La faccenda a quanto pare gli è poi sfuggita di mano e oggi in tutta la Lettonia i suoi prodotti vanno forte. Potere al femminile in salsa di cacao.
La cioccolata arriva dal Belgio, ma questi cioccolatini sono arricchiti con i frutti di bosco e le bacche che crescono nelle foreste lettoni. Di sicuro va premiata la cura con la quale viene prodotto ogni singolo cioccolatino. Consigliatissimi per un regalo ad amici e parenti di ritorno da questo bel viaggio. Per info http://www.tastecaps.com
10 VOLARE CON L’AERODIUM
Se pensavate che concludessimo il nostro elenco consigliandovi qualche visita tra musei e cattedrali vi sbagliate di grosso. In Lettonia troverete anche questo ma non saremo noi a consigliarvi ora di meditazioni in chiesa. Meglio il brivido. E questo brivido si chiama Aerodium, una giostra che permette di volare per qualche minuto e che in Italia ancora non è arrivata. Si tratta di un megaventilatore che spara un getto d’aria potentissimo e ti fa schizzare letteralmente in cielo. Tecnicamente è un tunnel del vento che si sviluppa in verticale.
L’Aerodium è adatto a tutti, basta avere il coraggio di farsi frullare da questo fortissimo gettito d’aria. Affiancati da un istruttore imparerete a fare piroette e a toccare letteralmente il cielo con un dito. Dopo tanto mangiare e tante ore spese a tavola è giusto chiudere questa nostra avventura lettone consumando un po’ di calorie. E l’Aerodium è il modo migliore. Per info http://www.aerodium.lv
Chi volesse avere ulteriori informazioni per un viaggio in Lettonia può consultare questi siti https://www.liveriga.com/en/ e https://www.airbaltic.com/en-IT/index
di Michele Ruschioni 5 giugno 2016