GRANDE RISULTATO AI MONDIALI DI MACELLERIA IN CALIFORNIA: L’ITALIA SI PIAZZA SECONDA NEL MEDAGLIERE GRAZIE A TRE ORI E UN BRONZO MEGLIO DI NOI HA FATTO SOLO LA GERMANIA TUTTE LE NAZIONALI PIU’ BLASONATE – FRANCIA, IRLANDA, AUSTRALIA E NUOVA ZELANDA – SONO RIMASTE DIETRO
Tre ori e un bronzo, un ottimo bottino che piazza l’Italia seconda nel medagliere dei Mondiali di Macelleria. Il rientro dagli Stati Uniti, dove si sono tenuti i mondiali di Macelleria, è più che positivo per gli azzurri che ottengono importanti conferme e tornano a casa con 4 medaglie. Solo la Germania ha fatto meglio. Alle spalle dell’Italia infatti ci sono nazioni con una fortissima tradizione macelleresca come Irlanda, Gran Bretagna e Francia.
L’Italia ha vinto 3 medaglie d’oro: “Miglior preparato di agnello”, “ Miglior preparato di pollo” e “Miglior tecnica nel dissosso”, un premio, quest’ultimo, vinto da Gianni Giardina, macellaio siciliano di Canicattì (Agrigento). Medaglia di bronzo vinta da un altro siciliano: Claudio Fidone, di Modica (Ragusa), per la categoria Young Butcher.
IL PRESIDENTE: I MONDIALI DI MACELLERIA HANNO PORTATO GRANDI SODDISFAZIONI
Quest’anno i Mondiali di Macelleria, giunti all’ottava edizione, si sono svolti a Sacramento, capitale della California. Oltre all’Italia hanno partecipato 14 nazioni provenienti da tutto il mondo: Australia, Francia, Germania, Inghilterra, Grecia, Irlanda, Nuova Zelanda, Sud Africa, Stati Uniti, Canada, Brasile, Portogallo, Galles, Messico e Islanda. La competizione è stata quindi molto impegnativa.
“L’importante risultato ottenuto in questa competizione conferma come l’Italia sia un Paese dove nascono ottimi macellai, artigiani competenti e capaci, in grado di eccellere di fronte a platee e giurie internazionali – spiega Orlando Di Mario, macellaio di Sermoneta (Latina) e presidente della Nazionale Italiana Macellai – , sono certo che questo risultato contribuirà a far crescere tutta la categoria a livello nazionale”.
“Ricordo come un macellaio preparato sia una figura importante per tutta la filiera gastronomica. Se un macellaio lavora bene i risultati si vedono trasversalmente: dalla cucina della famiglia fino a quella del ristorante stellato. Avere un macellaio competente – conclude il presidente – permette inoltre un consumo etico e responsabile della carne”, conclude Di Mario.
IL CAPITANO: LE MEDAGLIE CONFERMANO LA BRAVURA DEI NOSTRI MACELLAI
Dello stesso tenore le parole di Francesco Camassa, macellaio pugliese e capitano della Nazionale: “Il ruolo del macellaio sta rinascendo a livello mondiale, e l’Italia non è da meno: oggi i butcher italiani affiancano gli chef nella stesura del menù, hanno competenze per quanto riguarda i vini, hanno esperienze che svariano su tutti i fronti della gastronomia: dall’olio all’aceto balsamico passando per il mondo dei formaggi e della panificazione”.
“Un macellaio moderno è un gastronomo a 360 gradi, se così non fosse alla fine di questa dura competizione non avremmo ottenuto quattro medaglie,” conclude il macellaio di Grottaglie (Taranto) già inserito nel World Team di Belfast 2018 e grande condottiero. Ci ha guidati infatti verso un traguardo indimenticabile.
di redazione 07/09/2022