VI SIETE MAI CHIESTI CHE SAPORE HA UNA BISTECCA D’ORO? UN FAMOSO CALCIATORE FRANCESE SI È VOLUTO TOGLIERE LA CURIOSITÀ, COMPLICE SALT BAE, IL CUOCO-MACELLAIO TURCO PIÙ FAMOSO DEL MONDO. MA L’ORO SI PUÒ MANGIARE? DÀ VALORE AGGIUNTO ALLA CARNE O È SOLO UN’ALTRA FOLLIA DA MILIARDARI?
Durante le vacanze a Dubai, Frank Ribery, 35enne centrocampista del Bayern Monaco, ha fatto visita al ristorante di Salt Bae (se non sapete chi è, aggiornatevi qui). S’è messo seduto a tavola e ha scelto il suo piatto dal menù. Gesto semplice, se non fosse che ha ordinato un tomahawk speciale. Prezzo di questo giochetto gastronomico? 1200 Dollari. Perchè costava tanto? Semplice perchè la bistecca è stata servita ricoperta d’oro. Sono poi seguete una pioggia di polemiche social sulle spalle del tormentato giocatore francese e una multa comminatagli dal suo club.
CHE SAPORE HA UNA BISTECCA ALL’ORO?
Fin qui siamo alla stretta cronaca. Ma che cosa aggiunge l’oro ad una già succulenta tomahawk preparata, cotta e tagliata dalle sapienti mani del macellaio più famoso del mondo? “A livello organolettico – ci dice Nerina Di Nunzio di Food Confidential -, l’oro non aggiunge assolutamente nulla al piatto. È puramente ornamentale e viene usato dagli chef per divertirsi e divertire i commensali.” Quindi, Salt Bae si è messo a estrarre oro, oltre a tagliare bistecche? “No, non credo proprio”, Nerina ride e aggiunge: “Le foglie d’oro per gastronomia si trovano facilmente, io a Natale mi sono divertita a guarnire un piatto con foglie d’oro e l’ho comprato in una famosa torrefazione di Roma”.
Certo è che se vai a Dubai per mangiare una bisteccona di brontosauro nel ristorante del macellaio più eccentrico dei social, una qualche stranezza la trovi. Magari sei andato lì apposta. Ma bisogna arrivare negli Emirati Arabi per provare qualcosa di simile alla bistecca all’oro? Secondo Nerina no, anzi: “L’oro nei piatti è un elemento che si è visto spesso nell’alta cucina. Il riso all’oro di Gualtiero Marchesi è un’opera d’arte che lo chef ha pensato per arricchire visivamente un semplice risotto alla milanese.” Effettivamente, ritrovarsi sotto il naso una bistecca d’oro deve fare una bella impressione. Ma, fatta la tara al valore della carne, può il solo contrasto tra il rosso della bistecca e il giallo dell’oro valere 1200 Dollari?
QUANTO VALE UNA BISTECCA ALL’ORO?
Poniamo la domanda a Giuseppe Di Iorio, chef stellato dell’Aroma Restaurant di Roma. “Aver ricoperto interamente d’oro la bistecca, ha sicuramente alzato il prezzo, non il valore della carne.” Ribery, quindi, non ha mangiato una carne più buona o cotta meglio di quelle che troviamo nei nostri ristoranti. L’ha solo pagata di più; un’enormità in più: “Quella non è cucina – aggiunge lo chef Di Iorio – ma solo marketing“. Una mossa pubblicitaria, insomma; operazioni a cui gli chef ricorrono sempre più spesso.
“Foglie d’oro e d’argento, si usano spesso come decorazione, soprattutto in pasticceria”. Ma sempre in piccole quantità, avendolo solo valore decorativo. Salt Bae è andato oltre, ricoprendo interamente la bistecca d’oro, osso compreso. Eccentricità ed esagerazione: una prassi quando si parla di calciatori miliardari. “Queste sono provocazioni, trovate mediatiche per farsi pubblicità che ormai vanno molto. Un cuoco, però, dovrebbe cucinare e far parlare la propria cucina invece di fare spettacolo”, spiega di Iorio. Chi sa poi se Ribery ha digerito tutto quell’oro o se l’ha recuperato in qualche modo: giusto per rientrare della spesa, ecco.
https://www.youtube.com/watch?v=SFZ1YoSPve4
Di Giulio Gezzi 28 Giugno 2019