LA CARNE È FONDAMENTALE DURANTE LA GRAVIDANZA PERCHÉ FORNISCE IL GIUSTO NUTRIMENTO PER LA MAMMA E IL SUO FUTURO BAMBINO
di Susanna Bramante per Carni Sostenibili
La gravidanza è un momento molto speciale nella vita di ogni donna. L’organismo genera, con un vero e proprio miracolo, un’altra vita all’interno di sé. Proprio per la grandezza di questo evento, bisogna fornire il massimo al corpo femminile, soddisfacendo tutte le sue necessità.
A proposito, sempre più studi confermano il ruolo determinante della carne e degli alimenti di origine animale in questa fase critica, affinché tutto proceda per il meglio.
Come si può ben immaginare, i fabbisogni nutrizionali della donna in gravidanza sono molto alti. Basti pensare che secondo i LARN, cioè i livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia per la popolazione italiana, l’assunzione raccomandata di proteine al terzo trimestre di gravidanza è ben di 80 grammi al giorno.
LE PROTEINE
Le proteine sono un nutriente primario, perché forniscono i “mattoni” per la costruzione di tutti i tessuti del nascituro, dei tessuti uterini della madre, del liquido amniotico e della placenta.
Per questo la carne è l’alimento ideale, contenente proteine nobili ad alto valore biologico, con tutti gli amminoacidi essenziali, vitamine, minerali e grassi buoni che servono per sostenere la crescita e lo sviluppo del bambino.
Tra questi troviamo tutte le vitamine del gruppo B, specialmente la vitamina B12 e B9, l’acido folico, importanti per la formazione dei globuli rossi, del sistema nervoso e il corretto sviluppo del midollo spinale del feto.
Il fabbisogno di vitamina B12 in gravidanza aumenta fino a 2,6 µg al giorno e quello di acido folico passa da 400 a 600 μg al giorno, per permettere un normale sviluppo del bambino ed evitare di intaccare le riserve materne.
LE VITAMINE
Nella carne queste vitamine sono presenti in quantitativi superiori rispetto ad ogni altro alimento e la vitamina B12 in particolare è addirittura assente nei cibi vegetali.
Per questo motivo, per evitare pericolose carenze che potrebbero influire negativamente nello sviluppo embrionale e fetale, con anemia e ritardi nella crescita somatica e cognitiva del bambino, la carne e i cibi animali diventano effettivamente indispensabili.
Infatti, un introito elevato di proteine animali si è rivelato efficace nel prevenire il rischio di problemi alla nascita nell’Africa Subsahariana, dove l’accesso ai cibi animali ad alto valore nutrizionale purtroppo è ancora limitato.
La carne ha mostrato un reale effetto protettivo nel prevenire effetti clinici avversi, come perdita fetale, ritardo della crescita intrauterina con basso peso alla nascita, parto prematuro e difetti del tubo neurale.
IL FERRO
L’assunzione di carne per la gestante è fondamentale anche per sopperire all’aumento del fabbisogno di ferro nel feto. Infatti, durante i primi mesi di gravidanza il feto sottrae alla madre le riserve di ferro, che se non vengono reintegrate attraverso buone fonti alimentari, è alto il rischio di anemia sideropriva.
Ecco perché il fabbisogno di ferro in gravidanza è molto elevato, stimato ben a 27 mg al giorno, livello molto difficile da ottenere, considerando che l’unica vera fonte affidabile di ferro eme prontamente assorbibile e biologicamente utile è la carne rossa, quindi manzo e maiale, seguite da pollame e pesce.
LA CARNE ROSSA
Anche un recente studio conferma la necessità di carne in gravidanza, in particolare di carne rossa nella dieta della gestante, proprio per l’apporto di ferro eme, la cui carenza in questo momento così delicato può causare effetti negativi a lungo termine a livello neurologico.
Ricordiamo che il ferro non eme dei vegetali non viene assorbito in modo efficiente dal nostro organismo, al contrario del ferro eme della carne rossa che vanta un’alta percentuale di assorbimento, a tal punto che la presenza di carne nel pasto aiuta ad aumentare perfino l’assorbimento del ferro dai vegetali.
RIDUZIONE
Ridurre eccessivamente l’introito di carne in gravidanza può avere dunque un impatto negativo sui livelli di ferro, sull’assunzione di vitamina B12, zinco, selenio e vitamina D: in uno studio condotto nel Regno Unito le donne che hanno consumato meno di 40 g di carne rossa al giorno hanno mostrato deficienze di micronutrienti come ferro, zinco, vitamina B12 e vitamina D con ripercussioni negative sul nascituro.
Anche un buon apporto di iodio, calcio, fosforo, colina e i preziosi acidi grassi omega-3 a catena lunga, EPA e DHA sono essenziali per lo sviluppo fetale, del cervello, del sistema nervoso, dell’apparato scheletrico e per le principali funzioni vitali. La carne è l’unico alimento in grado di fornire tutti questi nutrienti contemporaneamente in buone quantità e con ottimi livelli di biodisponibilità.
NO ALLE DIETE PRIVE DI CARNE
Per questi motivi tutte le principali società di nutrizione di diversi Paesi, come la Danimarca, la Germania, la Svizzera e l’Italia sono concordi nello scoraggiare le diete prive di carne come quelle vegane e vegetariane nelle loro linee guida per una corretta nutrizione in gravidanza, sostenendo che “le diete vegetariane o vegane non sono adeguate nei bambini e nelle donne in gravidanza e non possono essere raccomandate in età evolutiva”.
Specialmente alla luce dei nuovi studi che mostrano comprovati poteri nutraceutici e antiossidanti alla carne, questa evidenza si fa sempre più forte, confermando che la presenza di carne nella dieta è talmente essenziale che è irragionevole rinunciarvi.