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LA VERA STORIA DELLE BUFFALO CHICKEN WINGS

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LE BUFFALO CHICKEN WINGS E’ UN PIATTO NATO PER CASO IN PROVINCIA DIVENTANDO NEGLI ANNI UNO DEGLI STREET FOOD PIU’ AMATI DAGLI AMERICANI BRACIAMIANCORA VI RACCONTA LA SUA STORIA 

di Marco Agostini 

Le Buffalo Chicken Wings sono…un’invenzione italiana! Per i pochi che non le conoscono, si tratta di ali di pollo glassate con una salsa piccante, un classico della cucina americana. Il nome funziona molto bene, evoca i paesaggi country e le terre di frontiera ed è rustico e selvaggio come i sapori robusti dei quali è caratterizzato. Peccato che non abbia nulla a che fare con gli alimenti che popolavano le praterie americane all’epoca della conquista del west.

Molto meno romanticamente le chicken wings sono state invece inventate nella città di Buffalo (New York) nel 1974 da Frank e Teresa Bellissimo. Una coppia italo americana proprietaria dell’Anchor Bar dal 1939. Stando a quanto ha raccontato poi Frank, Teresa quell’anno sbagliò un ordine di carne, ricevendo dal proprio fornitore un enorme quantità di ali di pollo. Decise allora di sperimentare numerose ricette utilizzando sempre la stesso ingrediente nel modo più vario e creativo possibile.

Proprio in quei giorni il figlio Dominic si presentò una sera al locale con un folto gruppo di amici. Teresa per l’occasione servì ali di pollo fritto, condite con la sua famosa salsa piccante, blue cheese e sedano. Inutile dire che il successo fu straordinario e in poco tempo divennero il piatto simbolo dell’Anchor Bar. Tanto da spingere tutti i ristoranti di Buffalo a inserirlo nel menù.

BUFFALO CHICKEN WINGS : DA NEW YORK  ALL’OHIO

Le Buffalo Chicken Wings rimasero una realtà locale fino al 1982, quando Jim Disbrow, residente in Ohio ma spesso a Buffalo per motivi di lavoro, le assaggiò rimanendone folgorato. Frustrato dal non trovare nulla di simile nella sua zona di residenza, Jim decise di aprire a Colombus (capitale dell’Ohio) un ristorante che le serviva. Le propose abbinate a ben 16 salse diverse, assieme ad un altro piatto tipico di Buffalo, il beef on weck, una sorta di roast beef servito in un kammelweck roll (pane al cumino di origine tedesca). In seguito il piatto fu chiamato Buffalo Chicken Wings, ovvero ali di pollo di Buffalo, mentre il ristorante prese il nome di Buffalo World Wings and Weck, poi divenuto famoso con l’acronimo BW3.

Come succede nella classiche storie americane al successo seguì una discreta espansione con l’apertura di sei nuovi ristoranti nel decennio successivo. Successo che decretò, fra le altre cose, la nascita di Hooters, un’altra famosa catena americana di Chicken Wings che ne copiava l’impostazione.

BUFFALO CHICKEN WINGS : STREET FOOD DA STADIO

La chiave di svolta si ebbe però tra il 1990 e il 1993. Periodo in cui i Buffalo Bills, squadra di football americano, vinsero il Super Bowl per quattro anni di fila. In quegli anni le Buffalo Chicken Wings divennero quindi il perfetto cibo da stadio. Mangiare durante gli eventi sportivi in America è un’abitudine molto diffusa e alcuni piatti street food hanno avuto successo proprio grazie allo stadio. Inoltre, le Buffalo Chicken Wings erano perfette anche per comunicare il senso di appartenenza dei tifosi e grazie all’attenzione dei media godettero di un enorme pubblicità.

Sull’onda di questo clamore Buffalo Wild Wings & Weck cambiò sia nome che format adottando un arredo che riproduce l’atmosfera di uno stadio. Ribattezzato Buffalo Wings Grills & Bar presenta un enorme bancone più un patio anteriore, equipaggiati con ben 50 schermi, dove i clienti possono bere e mangiare le famose Buffalo Chicken Wings abbinate a 12 salse differenti. Il format viene considerato il moderno concept del bar sportivo americano. Inoltre, al suo successo ha contribuito anche Il Blazing Wing Challange, una gara in cui i contendenti si sfidano a mangiare 12 delle wings più piccanti del menù in soli 6 minuti.

BUFFALO CHICKEN WINGS : CURIOSITÀ

  1. Pur essendo concettualmente nata lì, la filiale BW3 di Buffalo, New York è stata solo la 103sima del gruppo.
  2. BW3 vanta oggi 1238 filiali di cui la metà in gestione diretta, in 50 stati americani e numerosi stati stranieri tra i quali Canada, Dubai ed Emirati Arabi.
  3. Lo scorso febbraio la catena è stata venduta al gruppo Roark Capital di proprietà dei famosi Wendy’s e Arby’s per la mostruosa cifra di 2,4 miliardi di dollari al netto del passivo.

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