Quella che vi proponiamo è una ricetta diversa da quella preparata due secoli fa da Charles Ranhofer, lo chef di Delmonico, è quindi molto più moderna e attuale.

Fate bollire in una pentolone dell’acqua salata e poi immergete a testa in giù tre aragoste di circa mezzo chilo; coprite con un coperchio e dal momento in cui l’acqua riprende a bollire lasciate lessare per 8 minuti.

Terminata la cottura, con una pinza trasferite le aragoste su un tagliere, lasciate che si raffreddino e poi iniziate a lavorarle. Nel caso abbiate degli astici staccate le chele per estrarre la polpa e tagliatela a pezzi da 1,2 cm. Continuate a dividere per lungo il crostaceo e rimuovete la carne sempre ricavando pezzi da 1,2 cm.

A questo punto in un tegame cuocete a fuoco lento la polpa in mezzo panetto di burro, mescolando di tanto in tanto, per circa 2 minuti; aggiungete poi 2 cucchiai di cherry e 3 cucchiai di brandy e continuate a cuocere il composto, mescolando, per altri 2 minuti.

A questo punto trasferite i pezzi di aragosta in una ciotola servendovi di una schiumarola. Aggiungete alla miscela di cherry una tazza e mezza di panna e fate bollire il composto fino a quando non si riduce a circa 1 tazza.

Ristretto il composto, continuate a fuoco lento e aggiungete i seguenti ingredienti: un cucchiaino di cherry (semi secco), un cucchiaino di brandy, noce moscata (1/4 di cucchiaino), pepe di Caienna e sale a piacere.

Frustate ora quattro tuorli e continuate a cuocere il composto mescolando fino a quando non si raggiungono i 60 °C. Proseguite con la cottura, sbattendo, per altri 3 minuti. Mescolate infine la polpa e servite l’aragosta Newberg in una conchiglia di pasta frolla.

di Gianluca Bianchini 23/06/2021