BRACIAMIANCORA VI PORTA A NORD DELLA SARDEGNA PER SCOPRIRE CUCINARE QUESTA CARNE MAGNIFICA, OTTIMA ANCHE AL BARBECUE
Difficile resistere al fascino delle brune mentre sfilano in passerella: testa alta, corporatura armoniosa e camminata elegante. A Montechiari, in provincia di Brescia, tra le 150 mucche provenienti da tutto lo Stivale ci sono anche quelle di Giovanni Molinu, 42 anni. È lui ad aprirci le porte dell’azienda di famiglia a Ozieri, versante nord della Sardegna, per conoscere Granada, vitella campionessa italiana della categoria 16-20 mesi e Gessica, arrivata seconda nella categoria 20-24 mesi.
![RAZZA BRUNA ITALIANA - GIOVANNI MOLINU](http://www.braciamiancora.com/wp-content/uploads/2017/04/Giovanni-Molinu-.jpg)
RAZZA BRUNA ITALIANA: QUESTIONE DI FAMIGLIA
“Abbiamo battuto aziende molto forti e di tutto rispetto! È come se il Cagliari vincesse la Champions League! Io comunque non mi considero tale perché sono ai vertici nazionali e primo in Sardegna per produzione di latte da razza Bruna”. Giovanni Molinu e il fratello Sabestiano, 39 anni, possono contare su 160 capi selezionati e 60 ettari di terreno fertile destinato al pascolo e alla coltivazione di fieno e sementi per gli animali.
“Abbiamo iniziato nel 1993, dopo aver finito la scuola, ma stare in mezzo a torelli e vacche è una passione che abbiamo fin da piccoli”. Nella piana di Ozieri, paese di 10.000 abitanti in provincia di Sassari, l’allevamento bovino è una tradizione storica, come per i Molinu, dove è una questione di famiglia da tre generazioni: “E’ stato mio bisnonno ad acquistare i terreni attorno alla nostra azienda, poi sono subentrati mio nonno e il fratello, seguiti da mio padre e mio zio e poi noi due, sempre fratelli Molinu”.
![RAZZA BRUNA ITALIANA](http://www.braciamiancora.com/wp-content/uploads/2017/04/Giovanni-Giuseppe-e-Sebastiano-Molinu-1024x683.jpg)
RAZZA BRUNA ITALIANA: BENESSERE ANIMALE IN SARDEGNA
Obiettivo dei giovani eredi, allevare la Bruna perfetta: originaria della Svizzera, questa specie è stata prima incrociata con quella autoctona sarda, assicurando buone rese di carne e latte. L’introduzione in Europa del ceppo statunitense Brown Suiss, negli anni Settanta, ha poi permesso un miglioramento genetico della razza e la specializzazione nella produzione di latte di altissima qualità.
Ricercato dai casari di tutta Italia, è ricco di proteine e grassi e facilmente trasformabile in formaggi tipici: “Grazie alla selezione dei tori e all’alimentazione, siamo riusciti ad aumentare anche la quantità, perché se gli animali stanno bene producono molto di più. Poi ci aiutano gli ampi spazi e il clima della Sardegna: gli inverni non sono troppo rigidi e combattiamo la calura estiva con delle doccette di acqua nebulizzata che le rinfrescano, assieme una leggera brezza che in questa piana non manca mai”, racconta il maggiore dei fratelli Molinu.
![RAZZA BRUNA ITALIANA](http://www.braciamiancora.com/wp-content/uploads/2017/04/Azienda-Molinu-Sardegna-2-1024x683.jpg)
RAZZA BRUNA ITALIANA: EDUCAZIONE DA CAMPIONI
Ma come si si arriva ad essere una campionessa? La preparazione delle Brune inizia fin dai primi mesi di vita attraverso una corretta alimentazione e prestando molta attenzione alla socializzazione. Solo in questo modo, saranno produttive e svilupperanno arti robusti, mammelle ben attaccate e una stazza importante: “Fino ai due mesi, i vitelli sono come bambini all’asilo nido: stanno assieme, ma quasi tutti giocano da soli. Dopo inizia la fase di socializzazione e per questo abbiamo delle cuccette multiple dove iniziano ad imparare le regole e le gerarchie della mandria”. E prima di partecipare alle competizioni, essenziali le prove di portamento, conduzione e la toelettatura.
Il rasoio accorcia il pelo dell’animale per mettere in evidenza corporatura e mammelle, ma lasciando la “cresta” lungo la linea dorsale, da pettinare con cura perché simboleggia la sua robustezza. Phon, lacca, lozioni per lucidare il pelo e il gioco è fatto: “Quando le ho viste sfilare affianco alle altre, mi sentivo abbastanza forte. Anche gli altri allevatori mi facevano i complimenti e mi dicevano: hai dei capi fenomenali, anche troppo”.
![RAZZA BRUNA ITALIANA](http://www.braciamiancora.com/wp-content/uploads/2017/04/Azienda-Molinu-Sardegna-3-1024x769.jpg)
RAZZA BRUNA ITALIANA: LA DIFFUSIONE IN ITALIA
Sono oltre 400.000 le vacche di razza Bruna allevate in Italia, la cui valorizzazione è affidata all’A.N.A.R.B. (Associazione Nazionale degli Allevatori della razza Bruna): fondata nel 1957 si occupa della gestione del Libro genealogico italiano che conta ben 160.000 capi e circa 8000 allevatori iscritti.
di Ilaria Pani 04 Aprile 2017